Lo scrittore sempre in volo verso l’essenziale
Breve biografia di Antoine de Saint-Exupéry
La vita di Antoine de Saint-Exupery è connotata da due grandi passioni: quella per la scrittura e quella per il volo.
Di animo sensibile, era un uomo assetato di verità, ma non si accontentò certo di risposte preconfezionate, né volle mai fornirle ai suoi lettori
“Io ero fatto per essere giardiniere”
La vita, la scrittura, la morte
Saint-Exupery s’inabissò nella leggenda il 31 luglio 1944, mentre si apprestava alla sua nona missione di ricognizione. Non fece più ritorno sulla Terra. La sua urgenza? Essere un giardiniere per gli uomini, per risvegliarne la grazia perduta:
“Mi tormenta che in ognuno c’è un po’ Mozart, assassinato”
L’eterna giovinezza di Antoine
Un autore sempre attuale
I grandi autori della letteratura sono sempre giovani, perché le loro opere hanno da dire qualcosa di attuale alla generazione presente. Così è per Saint-Exupéry: un compagno di viaggio un po’ scavezzacollo, ma che sa guidarci su sentieri fascinosi alla scoperta del cuore umano
La fiaba che parla all’umano di ogni tempo
“Il piccolo principe”
In piena tenebra novecentesca, Saint-Exupery illuminò la società con “Il Piccolo Principe”, applaudito da milioni di lettori in tutto il mondo. Quel bambino dai capelli color del grano spiegava il mondo parlando con una volpe e una rosa. E disegnando un boa che sembrava un cappello
Conosce solo chi si tuffa nella mischia
Le altre opere
Da “Corriere del Sud” a “Volo di notte”, da “Terra degli uomini” a “Pilota di guerra” fino a “Cittadella”: in tutte le sue opere Saint-Exupéry scava nella fragilità dell’uomo con il pungente desiderio di strapparsi dall’effimero.
“L’uomo si scopre quando si misura con l’ostacolo”
“Signore, insegnami l’arte dei piccoli passi”
Una preghiera di Saint-Exupéry – 1
Scritta in un periodo particolare della sua vita, “L’arte dei piccoli passi” è un’invocazione che Saint-Exupery rivolge al Signore affinché lo renda più consapevole: “Aiutami a far fronte / il meglio possibile, / all’immediato / e a riconoscere l’ora presente / come la più importante”
“Signore, procedo verso di te alla maniera dell’albero”
Una preghiera di Saint-Eupéry – 2
“Cittadella” è un’opera postuma di Saint-Exupéry, scritta per uomini audaci, perché lo scrittore-aviatore era assetato di Dio, aveva una sete inesauribile: “facci penetrare là dove non ci verrà più risposto, perché non ci sarà più alcuna risposta da dare, ma solo beatitudine”
Giorno della memoria 2023
Etty Hillesum: “Vorrei essere il cuore pensante di un intero campo di concentramento”
Etty Hillesum è una scrittrice olandese ebrea vittima dell’Olocausto. Nel suo diario dal campo di prigionia di Auschwitz ha lasciato un messaggio vivissimo, vivendo una quotidiana richiesta di conversione a Dio, l’Unico che solo è fonte inesauribile di salvezza e di gioia.
Etty Hillesum: bibliografia
Ti proponiamo alcune letture per approfondire la conoscenza di Etty Hillesum.
Nei suoi pazienti vide Cristo sofferente
Una vita spesa per Dio e per chi soffre
Dotato di un colpo d’occhio diagnostico fuori dal comune, ricercatore di fama mondiale, uomo di vividissima fede e carità. Quando, il 12 aprile 1927, Moscati muore, a soli 46 anni, la notizia del suo decesso viene annunciata di bocca in bocca con le parole: “È morto il medico santo”.
In ogni uomo una meraviglia unica e irripetibile
Il libro di Paolo Gulisano
Giuseppe Moscati ogni mattina, prima di recarsi in ospedale, si alzava presto per visitare gratuitamente a domicilio la povera gente. Nel suo studio privato, come onorario, vi era un cestino con la scritta: “Chi può, metta qualcosa. Chi ha bisogno, prenda”
“E l’indomani si svegliò completamente guarito”
I tre miracoli del medico santo
Il maresciallo colpito dal terribile “morbo di Addison”. Il bambino con una grave meningite cerebrospinale meningococcica. Il ventenne a cui fu diagnosticata una leucemia acuta mieloblastica. Ecco i tre miracoli che hanno portato alla canonizzazione di Moscati
“A imitazione del Medico divino delle anime”
Il rito di beatificazione: l’omelia di Paolo VI
“La fama del professor Moscati brilla per questa fioritura instancabile, nascosta, eroica, di carità, che lo ha fatto spendere tutto per gli altri, nel beneficare i poveri, nel curare i corpi, nell’elevare le anime, senza chiedere mai nulla per sé, fino all’ultimo respiro”
“Un esempio da ammirare e imitare”
Il rito di canonizzazione: l’omelia di Giovanni Paolo II
“Per indole e vocazione il Moscati fu innanzitutto e soprattutto il medico che cura. Il dolore di chi è malato giungeva a lui come il grido di un fratello a cui un altro fratello, il medico, doveva accorrere con l’ardore dell’amore”
Laico fin nelle ossa, cristiano fin nel midollo
Mostra su Moscati al Meeting di Rimini 2002
In occasione del Meeting di Rimini del 2002, l’associazione Medicina e Persona ha realizzato la mostra dal titolo “Laico, cioè cristiano. San Giuseppe Moscati medico”, che pone in evidenza la professione dell’operatore sanitario attraverso la figura di un medico santo
Dalla Russia a Milano: il tesoro racchiuso in ventisei casse rosse
La Collezione Mattioli vista da Repubblica
Così il quotidiano “La Repubblica”, in un articolo di Teresa Monestiroli del 5 febbraio 2022, annuncia l’arrivo della Collezione Mattioli dalla Russia a Milano