Un numero della rivista clandestina “Il Ribelle”

“Una trama di gesti umili, banali che nessuno ha annotato e saprà mai”

LA RIBELLIONE MORALE AL FASCISMO

La testimonianza di don Giovanni Barbareschi (1922-2018), cappellano delle Fiamme Verdi e tra i fondatori della rivista Il Ribelle, giornale clandestino a sostegno della lotta partigiana a Milano: “La Resistenza è stata anzitutto la scelta consapevole dell’umano contro il disumano”

Augusto Del Noce

Uno spettro “inafferrabile e proteiforme” agitato con arbitrio per colpire l’avversario

IL MITO ANTIFASCISTA

Tra il 1970 e il 1972 uno dei più grandi filosofi italiani del Novecento, Augusto Del Noce, dedicò una serie di articoli all’analisi del mito antifascista. Fascismo è uguale a: «primato del passato sul futuro». Antifascismo: «primato del futuro sul passato; progresso contro reazione»

Il libro

Da Calvino a Pansa, da Fenoglio a Guareschi: pagine che “bucano” la retorica del 25 aprile

CONSIGLI PER LA LETTURA

Da “Il partigiano Johnny” a “Diario clandestino”, short list di libri per riflettere su cosa sia stato l’antifascismo in Italia. Non tutti gli antifascisti erano uguali: alcuni erano anche anticomunisti e lottavano per la libertà dell’Italia. Altri sognavano la rivoluzione e rispondevano a Tito e Stalin

Il libro di Chiara Zappa

Gli irriducibili della Pace

con Chiara Zappa

la giornalista di Mondo e Missione, Chiara Zappa autrice del libro Gli irriducibili della pace, ci testimonierà l’esistenza di chi, tra il popolo palestinese e quello israeliano, non si arrende alla guerra, ma, a partire dal dolore provocato dalla perdita di parenti e amici, tenta di costruire ponti di pace.

venerdì 30 maggio alle ore 21.00

Locandina dell'incontro

IL CAPOLAVORO DEI CAPOLAVORI

con Luca Frigerio

Il giornalista e storico dell’arte Luca Frigerio ci farà scoprire, attraverso il suo affascinante racconto, l’eccezionalità del “Capolavoro dei capolavori”, il Cenacolo di Leonardo da Vinci. 

Abbiamo organizzato l’incontro con il Comune di Saronno, la Comunità Pastorale, la Cooperativa Popolare Saronnese e altre importanti realtà della nostra città.

Sabato 15 marzo, ore 16.00,
Scuola Aldo Moro
viale Santuario 13, Saronno

Leonardo da Vinci, “Ultima cena”, particolare del Cristo e del primo gruppo di apostoli sulla destra

Il capolavoro dei capolavori

IL CENACOLO DI LEONARDO

Il critico d’arte Luca Frigerio, nel suo libro “Il Cenacolo di Leonardo” (Edizioni Àncora), racconta la nascita di uno dei vertici della pittura, non solo sacra, di tutti i tempi. Il fulgore e la sensibilità di quest’opera, voluta dall’ambizioso Ludovico Sforza, sa stupire ancora l’uomo contemporaneo

Il secondo gruppo di apostoli: da sinistra, Giuda, Pietro e Giovanni

Pietro, Giovanni e Giuda:
l’onda di un’umanità in subbuglio

UN’OPERA CHE COSTRINGE ALL’AVVENTURA

C’è un dettaglio dell’Ultima Cena a cui bisogna prestare molta attenzione: è il secondo gruppo di apostoli da sinistra. Leonardo ritrae il momento in cui tutte le domande sono aperte e cercano uno sguardo a cui appoggiarsi. Non è un’icona, è il fotogramma di un film. Modernissimo

La figura di Cristo prima del restauro (da Wikipedia)

Una pittura piena di intuito e capace di cogliere l’attimo in cui tutto si manifesta

IL RESTAURO DI PININ BRAMBILLA BARCILON

Qual è il “segreto” dell’Ultima Cena di Leonardo? Lo spiega bene Pinin Brambilla Barcilon, una delle più importanti restauratrici del mondo, che ha dedicato vent’anni
al recupero meticoloso di questo capolavoro. Un impegno certosino, realizzato pochi centimetri quadrati al giorno

Gesù spezza il pane nell’Ultima cena (immagine da “Gesù di Nazareth” di Franco Zeffirelli)

Di fronte all’uomo che Lo pugnala, Cristo affretta un “contrattacco” amoroso

IL DONO INFINITO DEL GIOVEDÌ SANTO

Nel racconto dell’Ultima cena nel vangelo di Giovanni comprendiamo che l’ora di Gesù è l’ora che Dio attende da sempre con impazienza infinita: la verità di ciò che Dio sente per me, qualsiasi peccato abbia commesso, si vede in questa fretta di Cristo di andare a morire per noi

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Maïti Girtanner ha 18 anni quando le truppe di Hitler invadono la Francia e lei entra nella Resistenza, Nel ‘43 viene arrestata, subendo per mesi violenze indicibili su ordine di Léo, un medico scelto dalla Gestapo per sperimentare nuovi “trattamenti” sui prigionieri. Quarant’anni dopo lui bussa alla sua porta…

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Maïti Girtanner ha 18 anni quando le truppe di Hitler invadono la Francia e lei entra nella Resistenza

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Maïti Girtanner (clicca per l'immagine)

«La sola risposta al male è l’amore»: solo il perdono cambia le vite

GIORNO DELLA MEMORIA 2025/1. LA STORIA DI MAÏTI

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Zygmunt Bauman (clicca per l'immagine)

«Attenti, l’orrore resta in agguato»

IL MONITO DI BAUMAN

La Shoah è stata il caleidoscopio attraverso cui guardare nell’abisso disumano della modernità, suggerendo che «la frantumazione delle responsabilità», capace di allontanarci dalle conseguenze delle nostre azioni, è una delle eredità avvelenate di Auschwitz

Il Teatro alla Scala di Milano (da Wikipedia) (clicca per l'immagine)

Non solo canto, ma anche balli, feste, bische: così nacque il Teatro Grande “cotto a puntino”

LA STORIA DELLA SCALA DI MILANO

La Scala nasce il 3 agosto 1778, progettata con cinque file di palchi. Nel 1909 il quinto ordine fu trasformato in prima galleria, mentre la seconda divenne il famoso “loggione”. Bombardata nel 1943, rinacque nel ‘46 con un insolito concerto sulle macerie. Breve storia tratta dal sito del Teatro

Maria Callas alla Prima del 7 dicembre 1970 (da Wikipedia) (clicca per l'immagine)

La “Prima per antonomasia” fra tanti palpiti, applausi (e contestazioni)

L’EVENTO DEL 7 DICEMBRE

La Prima della Scala è l’evento musicale più atteso a Milano, che ha accolto tante stelle della lirica (e non solo). Per circa 150 anni è coincisa con il 26 dicembre, poi dal 1951 la stagione è stata anticipata al 7 dicembre, festa di sant’Ambrogio. Ma è anche un evento mondano

Palcoscenico, golfo mistico, platea e palchi (da Wikipedia) (clicca per l'immagine)

Venti ore in coda e il “bar della lirica”

IL RICORDO DI DUE LOGGIONISTI STORICI

Raffaello Della Penna dal 1977 ha assistito a più di trenta Prime della Scala e ogni volta è sempre in fibrillazione. Michel Tabet, invece, è libanese d’origine, ma da quando si è trasferito in Italia nel 1963 non ha mai perso un 7 dicembre. Ecco le loro testimonianze dal vivo

Preparazione di una scenografia (archivio Teatro alla Scala) (clicca per l'immagine)

Un “cantiere” di 900 persone al lavoro 4 mesi

DIETRO LE QUINTE DELLA PRIMA

Un miracolo di arte e di organizzazione: questa è la Prima della Scala. E per mettere in scena un’opera 900 artigiani e tecnici da tutta Italia e oltre lavorano instancabilmente giorno e notte. Il backstage verso il 7 dicembre è un vero e proprio cantiere, non solo musicale. Ecco come ci si prepara

Un ritratto di Giuseppe Verdi (da Wikipedia) (clicca per l'immagine)

Una vita appassionante come un romanzo

VERDI RACCONTATO DA PIERO ANGELA

“Giuseppe Verdi non è stato solo un grande compositore, ma è stato anche un uomo con una vita straordinaria. Una vita che noi stasera vogliamo raccontare”. Così Piero Angela introduce lo “Speciale SuperQuark” dedicato al grande musicista nel centenario della sua morte

Una locandina dell’opera (clicca per l'immagine)

Un dramma “potente, singolare e vastissimo”

LA FORZA DEL DESTINO

La prima versione della “Forza del destino”, scritta per il Teatro Imperiale di Pietroburgo, dove andò in scena nel 1862, differisce in molte parti dalla seconda, che meglio conosciamo (prima rappresentazione proprio alla Scala il 27 febbraio 1869). Il musicologo Sergio Sablich racconta genesi, disavventure, trama e differenze